«Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.>> Lc 1, 35
Il venerabile don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, ha insegnato ai suoi figli spirituali e ai membri del suo movimento a recitare spesso e volentieri la seguente giaculatoria: Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam (cioè Vieni, Spirito Santo, vieni attraverso Maria). Un giorno mi sono ritrovata su un social davanti al commento di una persona a me sconosciuta, la quale contestava la consistenza teologica di una tale preghiera, affermando che non fosse corretta: Maria non potrebbe essere il tramite per la venuta della terza persona della Trinità. Il pensiero di questa sua affermazione mi ha seguito per un po’ di tempo e mi ha dato da pensare, ma siccome mi fido di don Giussani e ne conosco non solo l’ardire pastorale ma anche la profonda competenza nel campo della Teologia, non ho mai dubitato veramente della bontà di tale giaculatoria. Tuttavia quell’osservazione è stata motivo di riflessione.
La prima cosa a cui mi ha fatto pensare è stata la mia prima visita al piccolo santuario sorto a Roma, in località Tre Fontane, sul luogo in cui nel 1947 la Madonna apparve a Bruno Cornacchiola (vedi il nostro articolo in proposito). Sulle pareti di quella cappella ho letto per la prima volta l’attributo di Maria “Sposa dello Spirito Santo”, attributo che si lega alla definizione con cui la Madonna si è presentata a Cornacchiola: “Io sono Colei che sono nella Trinità Divina“. All’epoca mi rimase un po’ oscuro il significato: che cosa voleva dire, esattamente? Non è immediato capirlo, con le nostre categorie mentali, o almeno io ho fatto fatica per un bel po’. Ma per grazia di Dio esistono maestri che con il loro insegnamento ci offrono l’occasione di comprendere questo mistero della maternità divina di Maria. In particolare ci vengono d’aiuto le parole di S. Luigi Maria Grignion De Montfort (1673 – 1716), il quale ci aiuta a capire, che cosa significa che Maria sia allo stesso tempo Figlia di Dio, Madre di suo Figlio e Sposa dello Spirito Santo:
“Dio Spirito Santo, che è sterile nella Divinità, cioè non produce altra persona divina, è divenuto fecondo per mezzo di Maria, che ha sposato. E’ con Lei, in Lei e da Lei che Egli ha prodotto il suo capolavoro, che è Dio fatto uomo, e che produce ogni giorno, fino alla fine del mondo, i cristiani fedeli, membri del corpo di questo capo adorabile: perciò quanto più egli trova Maria, sua cara e indissolubile sposa in un’anima, tanto più diventa operante e potente per formare Gesù Cristo in quell’anima e l’anima in Gesù Cristo”. (Trattato della Vera devozione a Maria, da qui in poi VD, n.20)
Per Mariam ad Jesum
Per comprendere meglio quest’affermazione così potente in sé ma anche vertiginosa per la ragione umana, riprendiamo due brevi passi precedenti. Il trattato infatti inizia così:
“Per mezzo della Santissima Vergine Maria, Gesù Cristo è venuto al mondo; ugualmente per mezzo di lei, egli deve regnare nel mondo” (VD, 1)
“Il Padre non diede al mondo il suo Unigenito che per mezzo di Maria. Per quanto i patriarchi avessero sospirato, per quanto i profeti e i santi dell’Antica Legge avessero invocato per quattromila anni, per avere questo tesoro, non vi fu che Maria a meritare e trovare grazia dinanzi a Dio con la forza delle sue preghiere e con l’altezza della sua virtù.” (VD, 16)
San Luigi Maria approfondisce in questo libro (fondamentale per chi vuole servire fino in fondo il Cuore Immacolato di Maria) il mistero dell’Incarnazione e della Maternità allo stesso tempo divina e umana della Vergine Maria. Anche in altri scritti sostiene le sue affermazioni, come in “Il segreto di Maria”, in cui afferma: “Lo Spirito Santo che si scelse Maria per Sposa, in lei, per mezzo di lei e da lei, produsse il suo capolavoro, Gesù Verbo incarnato, e siccome non l’ha mai ripudiata, tutti i giorni continua a produrre in lei e per mezzo di lei i predestinati in un modo misterioso ma vero.” (Il segreto di Maria, 13)
È chiaro quindi che per Montfort Maria è la Sposa dello Spirito Santo e che attraverso di Lei si arriva a Gesù Cristo. Spero di non prodigarmi in un salto logico troppo ardito, se opero il seguente sillogismo: ma se attraverso Maria si arriva a Gesù Cristo e Cristo è Dio, uno e Trino, non si può quindi forse affermare che per Maria si arrivi anche allo Spirito Santo? (per Mariam ad Spiritum!). Non siamo arrivati forse allo stesso punto da cui era sorta l’obiezione iniziale? Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam. Lo Spirito di Dio si è posato su di lei e attraverso di lei ha raggiunto gli uomini grazie al “frutto benedetto del suo seno, Gesù”, il quale ha donato la sua grazia e il suo Spirito a noi tutti. L’intercessione della Vergine Maria non finisce però con la nascita di Gesù, ma continua anche ai piedi della Croce, quando Gesù affida a sua Madre un altro incarico: essere madre di Giovanni apostolo e con lui di tutti gli uomini che scelgono di stare accanto a Lui ai piedi della sua Croce, ovvero essere madre del Suo Corpo Mistico, la Chiesa. Lo ribadisce anche un altro innamorato dell’Immacolata: San Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941). “L’Immacolata Sposa dello Spirito Santo nel modo ineffabile… ha lo stesso Figlio col Padre Celeste.” (SK 508) “Dio Padre affida a Lei, l’Immacolata, come figlio il proprio Figlio, Dio Figlio scende nel grembo di Lei, mentre lo Spirito Santo plasma il corpo di Cristo nel ventre della Vergine purissima.” […] “quanto più esattamente uno riproduce in se stesso l’immagine di Cristo, tanto più si avvicina alla divinità, divine uomo- Dio. Pertanto, chi non vorrà avere Maria Immacolata per Madre, non avrà neppure Cristo Signore per fratello, Dio Padre non gli invierà il Figlio, il Figlio non scenderà nella sua anima, lo Spirito Santo non formerà con le proprie grazie il corpo mistico sul modello di Cristo, poiché tutto ciò avviene in Maria Immacolata… (SK 1295) “Il figlio di Dio, infatti, discese dal Padre per mezzo dello Spirito, prese dimora in Lei, si incarnò in Lei ed Ella divenne la Madre di Dio, la Madre dell’Uomo- Dio, la Madre di Gesù. Da allora ogni grazia- che proviene dal Padre attraverso Gesù, il Figlio incarnato, e lo Spirito che dimora nell’Immacolata- viene distribuita proprio attraverso l’Immacolata.” (SK 1224) E ancora: “«Più veneri Maria, più veneri lo Spirito Santo; più veneri lo Spirito Santo più veneri Maria»”. Credo che potremmo andare avanti per molto giungendo sempre alla stessa conclusione: Maria è sposa dello Spirito Santo, che arriva a noi attraverso di lei.
Ora, la Sposa Maria sostiene il suo Sposo e lo invita sempre più ad agire per educare (ad esempio attraverso i 7 doni dello Spirito Santo), far crescere e proteggere i propri figli (noi, figli troppe volte insensibili, indifferenti o ribelli), facendo da mediatrice[1], come spesso fanno le nostre madri in questo mondo, tra i figli e il Padre. Continuiamo, quindi, o iniziamo a rivolgerci con sempre maggiore fiducia a nostra Madre, che è e sarà felicissima di poter intercedere per noi! Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam!
[1] Sul ruolo di Maria come corredentrice si guardi questo articolo: https://www.lannunciodimaria.com/festa-dellimmacolata-concezione-storia-di-una-corredenzione/